Grasso: il mancato riconoscimento della lingua dei segni è un deficit di democrazia

Il presidente del Senato legge

gli articoli 3 e 6 della Costituzione

con i ragazzi di Radio Kaos ItaLis

e Change.org: compito della Repubblica rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione piena dell’individuo

 

«In un mondo in cui la comunicazione è importantissima» il mancato riconoscimento della lingua italiana dei segni «è un deficit della nostra democrazia». Lo ha detto Pietro Grasso soffermandosi con i ragazzi di Radio Kaos ItaLis e Change.org, due associazioni che si battono per il riconoscimento della lingua dei segni.

«Sono circa 9.600 le persone che utilizzano questa lingua, parte notevole della cittadinanza. C’è bisogno, dunque, di questa legge – ha aggiunto Grasso – ma anche di tutto ciò che la tecnologia moderna può fare per alleviare i problemi di chi è portatore di questa disabilità».  

Il presidente del Senato, poi, facendo visitare l’Aula di Palazzo Madama ai ragazzi delle due organizzazioni, si è soffermato a leggere gli articoli 3 e 6 della Costituzione, laddove si dice che è compito della Repubblica rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione piena dell’individuo: «Rispetto a questo siamo indietro di qualche anno», ha aggiunto Grasso con un sorriso: «Ma ce la faremo, ripetetelo insieme a me: ce la faremo!», ha concluso ribadendo la frase nel linguaggio dei segni. 

 

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Fonte: Stampa.it

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